Succivo. Mercoledi 29 Luglio. Nessuno riesce a rendersi conto dell'immane catastrofe che si sta perpetrando ai danni della nostra salute e in generale di tutto il nostro territorio. Scene come queste si possono vedere ogni giorno in ogni angolo della provincia sud di Caserta e quella nord di Napoli. Trattasi di una vasta fetta di territorio campano che parte dalle pendici vesuvio (ad est) fino a raggiungere il litorale domitio-flegreo. Un fenomeno, quello dei roghi, divenuto costume. Ad aggravare la situazione la totale mancanza di forme di controllo da parte degli organismi dello Stato. Ci troviamo all'interno di una camera a gas che ci sta uccidendo, ma molto lentamente. Se lo stato ha deciso di ucciderci lo faccia in un modo più pratico, istituisca una legge marziale e ci mandi al patibolo! Ne trarrebbero giovamento anche le finanze dello stato, col conseguente risparmio per la sanità, costretta a spendere ingenti capitali per curarci dai tumori e neoplasie varie che sempre più frequentemente affliggono cittadini sempre più giovani. Le foto di sotto le ho scattate mercoledi scorso, alle ore 20.00, a Succivo, nella ormai conosciutissima arteria stradale campestre che collega i due siti "Depuratori-Torre Palomba". L'incendio l'ho intravisto alle 17.30 circa d'all'Asse di Supporto, di ritorno da Napoli. Giunto sul posto ho allertato il comando dei vigili del fuoco di Caserta (passatomi dal centralino d Napoli) e gli ho dato istruzioni circa la particolare pericolosità dell'incendio in quanto trattavasi di un rogo di un cumulo di amianto precedentemente messo in sicurezza dallArpac. Mentre mi scervellavo a far capire della particolare urgenza dell'intervento mi passavano accanto decine e decine di maratoneti che non potendo fare altro si portavano le magliette al volto per evitare di inalare i miasmi tossici che esalavano dal rogo, anzi "dai" roghi. Qualche corridore mi segnalava che più in avanti ne erano stati appiccati altri due. Attaccato il telefono ho rivolte le mie solite preghierine ai santi laici: speriamo che questa volta intervengano! Sono andato via promettendomi di ritornare sul tardi a constatare la situazione e soprattutto a "fotografare". Ore 20.00, lo spettacolo è quello che si vede nelle foto. Richiamo i vigili, come al solito, solito centralino di Napoli. Mi passano Caserta. Come al solito dopo la risposta cade la linea. Continuo, riprovo, di nuovo il centralino di Napoli: le linee sono occupate, provate a chiamare al numero diretto di Caserta che è lo 0823 46 66 66. Controllo il credito sul cell, posso chiamare e chiamo. Al telefono mi sento ripetere sempre la solita storia: tutte le autobotti sono impegnate, ci dia l'indirizzo che interverremo al più presto... Insomma, avere un intervento dei vigili del fuoco dalle nostre parti è un terno al lotto!
Dopo avere indugiato sul posto una mezz'orettta mi metto in auto e torno sulla mia strada, incerta come non mai. L'autoradio canta una canzone di Rino Gaetano: [...] è una ruota che gira, che gira..gira, gira e se ne va...ma ritorna e dopo parte...gira, gira e se ne va [...]
Dopo avere indugiato sul posto una mezz'orettta mi metto in auto e torno sulla mia strada, incerta come non mai. L'autoradio canta una canzone di Rino Gaetano: [...] è una ruota che gira, che gira..gira, gira e se ne va...ma ritorna e dopo parte...gira, gira e se ne va [...]