sabato 27 giugno 2009

Abbandonati da tutti. Nuovi sversamenti di amianto a Torre Palomba: lo Stato è latitante.

Succivo. Correva l'anno 2009, giorno 27 del mese di Giugno. Di ritorno da Marcianise, diretti a Gricignano, optiamo per le stradine campestri che passano per la piccola chisetta agreste di Santa Veneranda per poi proseguire per le località Torre Palomba e Depuratori del confinante comune di Succivo. La sensazione di avere delle sorprese, ogni qualvolta che faccio un sopralluogo a questo sfortunato pezzo di territorio, non viene mai meno. Ed eccola arrivata, la sorpresa, appena giunti a Torre Palomba: un nuovo sversamento, centinaia di lastre Eternit posate l'una sull'altra, scaricate da non più di una settimana a questa parte. Sempre Torre Palomba, perchè non altre località? Tutta la zona, a partire dall'immediato centro abitato di Marcianise fino ai Depuratori di Succivo, è interessata da sversamenti di rifiuti di derivazione industriale e quant'altro. Ma gli ecocriminali intenti a smaltire in modo illecito l'amianto sembrano avere una predilezione per il sito Torre Palomba, in barba alle tante richieste di controllo fatte dai cittadini. Che fine ha fatto la sicurezza promessa ai cittadini? Chi deve tutelare la salute pubblica? Lo stato è latitante dalle nostre parti, siamo abbandonati da tutti.















































Situazione sempre più grave anche in prossimità dei Depuratori, sempre nel comune di Succivo, località scelta da centinaia di cittadini dei vicini centri abitati per fare jogging. Le foto di sotto testimoniano lo stato di degrado di un posto che non conosce sosta per gli sversamenti illeciti di rifiuti di ogni sorta. Rifiuti puntualmente dati alle fiamme, come dimostrato anche nell'ultima foto.

lunedì 15 giugno 2009

Riserva naturale lago di Falciano del Massico
































Domenica 14 Giugno, Riserva Naturale del lago di Falciano del Massico. Ore 16.00 del pomeriggio circa, ci incamminiamo alla volta del lago di Falciano con la convinzione di arrivare in un angolo di paradiso per poterci immergere finalmente in un angolo di natura e di pulizia e nella tranquillità più assoluta. Ci ritroviamo invece in un posto che mostra decisamente i connotati dell'abbandono, se non del degrado più assoluto: l'incuria è ben visibile ad ogni angolo, cumuli di rifiuti bruciati, copertoni e materiali vari ai cigli del piccolo laghetto sembrano essere parte integrante del paesaggio. Come se non bastasse l'angoscia del triste spettacolo visivo, a farti attorcigliare le budella per l'incazzatura c'è un assordante musica, pardon, rumore che proviene da un'auto con portiere e cofano spalancati parcheggiata nell'area pic nic, vicino a un gruppo di giovani, giovani come me. E' evidente che distrubano, anche a chilometri di distanza. Mi fermo a riflettere un attimo: no, oggi non sono particolarmente idiosincratico verso il genere umano, sono proprio loro che non stanno in sintonia con il mondo e che stanno scassando la mBEEP!! Vicino a loro, sprpapagliati un pò qua un pò là, cinque o sei gruppetti di persone intente a godersi la bella e assolata giornata estiva. Tutto ciò col baccano che sputano, a palla, gli altoparlanti dell'auto dei loro vicini. Il frastuono dell'uNz UnZ satura tutta l'atmosfera del parco e del lago che, nonostante tutto, riescono a trattenere i connotati di quella che taluni chiamano "bellezza". "Strano" mi dico.

domenica 14 giugno 2009

"Indicatori per una pianificazione territoriale ecosostenibile - Il Caso Campania" il libro di Giuseppe Messina

Caserta. Librerie Pacifico - Martedi 16 Giugno 2009. Piazza Vanvitelli. 33/35







Come ci si deve approcciare alla pianificazione territoriale? Nel ricercare una corretta risposta ad una questione cruciale per la salvaguardia e la valorizzazione del territorio in cui si vive, l’autore ci propone un indicatore aggregato - l’impronta ecologica - e altri tre indicatori: la sostenibilità, la desertificazione e l’energia. Su questi indicatori Messina articola la sua analisi, avanza proposte, presenta esempi su come si dovrebbe pianificare. Prospetta, inoltre, un “Manifesto per il recupero della frazione organica dei rifiuti” e presenta il “Metodo Dialogico” quale strumento utile, specie per la pubblica amministrazione, per coinvolgere nelle scelte che riguardano la localizzazione di impianti con un sensibile impatto ambientale tutti i soggetti interessati, al fine di giungere alla scelta più giusta e quanto più condivisa.

Il volume è curato da Giuseppe Messina, agronomo, che lavora presso il Ministero dello Sviluppo Economico, esperto ambientalista, fondatore di Legambiente Campania e membro del Comitato scientifico di Legambiente, da anni è impegnato per la difesa del territorio, del paesaggio agrario e delle produzioni tipiche. Esperto in pianificazione ambientale, si è occupato del Piano rifiuti in provincia di Caserta, del Piano Regionale Attività Estrattive in Campania e del Piano di recupero delle aree di cava abbandonate abusive e dismesse in provincia di Caserta.

Coordina: Giulio Finotti, giornalista de Il Mattino

Introduce: Prof. Nicola Capone, responsabile collana editorale "I Quaderni" promossa dalla Società di studi politici ed economici

Presenta: Raffaele Cutillo, Architetto e Docente c/o la Facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” SUN, Aversa.