venerdì 31 luglio 2009

Uno stato efficiente praticherebbe una pena capitale meno costosa!

Succivo. Mercoledi 29 Luglio. Nessuno riesce a rendersi conto dell'immane catastrofe che si sta perpetrando ai danni della nostra salute e in generale di tutto il nostro territorio. Scene come queste si possono vedere ogni giorno in ogni angolo della provincia sud di Caserta e quella nord di Napoli. Trattasi di una vasta fetta di territorio campano che parte dalle pendici vesuvio (ad est) fino a raggiungere il litorale domitio-flegreo. Un fenomeno, quello dei roghi, divenuto costume. Ad aggravare la situazione la totale mancanza di forme di controllo da parte degli organismi dello Stato. Ci troviamo all'interno di una camera a gas che ci sta uccidendo, ma molto lentamente. Se lo stato ha deciso di ucciderci lo faccia in un modo più pratico, istituisca una legge marziale e ci mandi al patibolo! Ne trarrebbero giovamento anche le finanze dello stato, col conseguente risparmio per la sanità, costretta a spendere ingenti capitali per curarci dai tumori e neoplasie varie che sempre più frequentemente affliggono cittadini sempre più giovani. Le foto di sotto le ho scattate mercoledi scorso, alle ore 20.00, a Succivo, nella ormai conosciutissima arteria stradale campestre che collega i due siti "Depuratori-Torre Palomba". L'incendio l'ho intravisto alle 17.30 circa d'all'Asse di Supporto, di ritorno da Napoli. Giunto sul posto ho allertato il comando dei vigili del fuoco di Caserta (passatomi dal centralino d Napoli) e gli ho dato istruzioni circa la particolare pericolosità dell'incendio in quanto trattavasi di un rogo di un cumulo di amianto precedentemente messo in sicurezza dallArpac. Mentre mi scervellavo a far capire della particolare urgenza dell'intervento mi passavano accanto decine e decine di maratoneti che non potendo fare altro si portavano le magliette al volto per evitare di inalare i miasmi tossici che esalavano dal rogo, anzi "dai" roghi. Qualche corridore mi segnalava che più in avanti ne erano stati appiccati altri due. Attaccato il telefono ho rivolte le mie solite preghierine ai santi laici: speriamo che questa volta intervengano! Sono andato via promettendomi di ritornare sul tardi a constatare la situazione e soprattutto a "fotografare". Ore 20.00, lo spettacolo è quello che si vede nelle foto. Richiamo i vigili, come al solito, solito centralino di Napoli. Mi passano Caserta. Come al solito dopo la risposta cade la linea. Continuo, riprovo, di nuovo il centralino di Napoli: le linee sono occupate, provate a chiamare al numero diretto di Caserta che è lo 0823 46 66 66. Controllo il credito sul cell, posso chiamare e chiamo. Al telefono mi sento ripetere sempre la solita storia: tutte le autobotti sono impegnate, ci dia l'indirizzo che interverremo al più presto... Insomma, avere un intervento dei vigili del fuoco dalle nostre parti è un terno al lotto!
Dopo avere indugiato sul posto una mezz'orettta mi metto in auto e torno sulla mia strada, incerta come non mai. L'autoradio canta una canzone di Rino Gaetano: [...] è una ruota che gira, che gira..gira, gira e se ne va...ma ritorna e dopo parte...gira, gira e se ne va [...]





lunedì 20 luglio 2009

"A" come amianto, "S" come Succivo

Ma si potrebbe anche leggere “A” come Amministrazione ed “S” come Scellerata. E non parlo della giunta di Bassolino ma di quella di Succivo. Spiego. Oggi ho assistito a delle scene raccapriccianti: centinaia di persone, con tuta e scarpette ginniche, passeggiavano o correvano all'ombra di grossi nuvoloni di fumo nero sprigionato da un paio di roghi di rifiuti, come se nulla fosse. Il tratto stradale che da località Depuratori conduce alla località Torre Palomba è ancora meta di cittadini intenti a fare, specie nei pomeriggi della bella stagione, jogging, allenamento e passeggiate in bicicletta con tanto di bambini a seguito. Comprensibile la voglia di natura, di evadere dall'inquietante routine dei nostri centri abitati, di trascorrere qualche piacevole ora fuori porta, specie dopo una giornata intera passata a lavorare. Inspiegabile invece è la scelta di una strada, divenuta meta di un numero sempre più crescente di cittadini, come quella che costeggia il canalone dei depuratori, disseminata com’è del pericolosissimo amianto, che tra tutti i rifiuti tossici è l’unico del quale è accertata la cancerogenità. Tutto ciò avviene ogni santo giorno. E’ così difficile impedire che tutto ciò avvenga? Bisogna per forza passare per delle lungaggini burocratiche per poter, in un modo o nell’altro, redarguire i cittadini dal non frequentare quei luoghi? Chi è che in ultima istanza è responsabile della salute dei cittadini? Il Sindaco, come ben si sa! E allora, signor Sindaco? Si possono trovare mille modi per avvisare la cittadinanza che esistono dei posti dove andarci con frequenza può essere dannoso per la propria salute (prima di arrivare ad inchiodare alle proprie responsabilità le istituzioni preposte, come spesso ci si accanisce a sostenere nei bei salotti). Perché non lo si fa? Al di là delle forme e delle sostanze (sempre più tossiche oramai) la situazione delle campagne di Succivo resta tragica. Oggettivamente parlando si è “toccato il fondo”. Mi appello al buon senso degli amministratori di Succivo affinché prendano atto della grave situazione che si è venuta a creare negli ultimi anni nelle suddette località ed espletino opportuni provvedimenti per allertare gli utenti delle suddette località circa la pericolosità rappresentata dall'amianto illecitamente smaltitovi. Lastre di Eternit frantumate, come quelle ritratte nelle foto che ho scattate oggi pomeriggio, sono ben visibili ad ogni angolo, nonostante un timido tentativo di messa in sicurezza di alcuni cumuli risalente a qualche mese fa. Messa in sicurezza che si è rivelata del tutto insufficiente dato che il vento e le pioggie strapparono i teli plastici che ricoprivaono i cumuli di amianto già a poche settimane di distanza. Neanche a parlare di sorveglianza. Cumuli di rifiuti ingombranti e speciali vengono dati alle fiamme con cadenza quasi giornaliera. La voce che l’amianto faccia male è iniziata a circolare a tal punto che qualche scellerato ha pensato bene di nasconderlo in un pacco di cartone avvolto poi con dello scotch, come nel caso della foto. E chissà quanto ne è stato smaltito in questo modo. Tutto ciò sempre a danno della salute di tutti, anche di chi commette questi tipi di reati.

Casapuzzano: terra mia che te ne vai...

Orta di Atella. Lunedi 20 Luglio. Un rogo di un grosso cumulo di imprecisati rifiuti a due passi dal centro abitato di Casapuzzano.

L'incendio visto da località Depuratori di Succivo.

mercoledì 15 luglio 2009

Camion bruciato con carico di rifiuti nelle campagne di Gricignano


Gricignano di Aversa
. Sono le 15.30 circa di mercoledi 15 Luglio 2009 quando giungo in una località campestre di Gricignano che si trova alla fine della strada cosiddetta "comunale Sarnelli" (la seconda che si imbocca sulla sinistra percorrendo la Strada Provinciale Gricignano-Succivo in direzione Succivo). Lo spettacolo a cui si assiste percorrendo tutta la strada è di quelli da far paura: un pezzo di territorio completamente sottratto ad una qualsiasi forma di controllo, da parte e dello stato e dei cittadini onsesti, dove è possibile sversare e bruciare ogni sorta di rifiuti nella totale tranquillità e con la certezza di non essere redarguiti da nessuno, tantomeno da chi viene pagato per tutelare la salute pubblica dei cittadini. Della strada comunale Sarnelli già in passato ce ne siamo occupati, denunciando con più di un post il totale abbandono dell'area, oramai meta preferita dagli ecocriminali locali. Ora ci tocca registrare l'ennesimo misfatto: un intero camion dato alle fiamme assieme a tutto il carico di rifiuti che esso conteneva. Non vogliamo nemmeno immaginarci quale fosse il contenuto del cassone del mezzo. In questa sede ci limitiamo a denunciare mediaticamente lo stato di abbandono di tutta l'area che, neanche a farlo apposta, dista a poche decine di metri da un altro sito stracolmo di rifiuti tossici, Santa Maria a Piro, che attende di essere bonificato. Intanto si continua a morire e sempre più persone si ammalano di cancro, in particolare sempre più bambini.