Da Il Mattino del 06/06/2010
di Lucio Bernardo
San Nicola La Strada. L'amministrazione comunale invita a non usare l'acqua dei pozzi della zona ex Saint Gobain. L'uso domestico dell'acqua dei pozzi è vietato per legge, ma il primo cittadino sannicolese Angelo Pascariello va oltre. Il sindaco informa che dai dati Arpac trasmessi dalla Provincia e dalla Prefettura e relativi agli esiti delle analisi effettuate sui campioni delle acque sotterranee prelevati dai pozzi ubicati nell'area ex Saint Gobain, emerge che i valori eccedono i limiti di legge per quanto riguarda la concentrazione di arsenico e di metalli tossici. Un grave pericolo per la salute. Di qui lo stop anche per qualsiasi altro uso, compresa l’irrigazione. Per i sannicolesi, l'Arpac ha solo chiarito quello che tutti sapevano e tutti si aspettavano, cioè che le falde acquifere della zona sono inquinate. Nulla di nuovo dunque, visto che per oltre trenta anni nella zona è stata attiva la fabbrica di vetri della Saint Gobain, i cui scarti utilizzati per la produzione e la lucidatura del vetro, sono stati scaricati nelle cave di tufo esistenti lungo la via Appia. Allora non c'erano le norme protettive e di salvaguardia della salute pubblica di oggi, si scaricava l'acqua utilizzata per la produzione del vetro nelle cave - in tanti la utilizzavano come piscina in estate - poi con il passare degli anni, evaporando l'acqua, rimaneva un'immensa distesa di colore bianco o di colore rossastro. Con il passare del tempo e la cessione della fabbrica, i terreni sono stati bonificati e oggi ospitano attività commerciali ed abitazioni, ma quello che c'è sotto, in profondità, emerge oggi con gli esami dei pozzi. Contigua a questa zona c'è quella della discarica di «Lo Uttaro». È possibile che l’inquinamento sia aumentato anche a causa di questa vicinanza. L'acqua dei pozzi non si può utilizzare, ma anche quella che scorre dai rubinetti «ufficiali» della Regione Campania è, per altre ragioni, fonte di preoccupazioni. Il sindaco Pascariello infatti a seguito delle diverse lamentele dei cittadini circa la diversa qualità dell'acqua erogata (in molti hanno segnalato variazioni nella temperatura, nel sapore e nel colore rispetto a quella erogata nei mesi scorsi; disagi accompagnati da un notevole calo di pressione che provoca problemi per l'accensione di caldaie), ha inviato una richiesta alla Regione Campania (Gestione Acquedotto ex Casmez e Servizio Acquedotto) e per conoscenza all'Azienda Sanitaria Locale - Distretto 25 di Caserta, per chiedere notizie e per conoscere quando si tornerà alla normalità.
2 commenti:
caro sindaco basta cemento, vi siete arricchiti abbastanza ora pensiamo alla salute perchè i morti non si godono le ricchezze accumulate e se ci muore un figlio che le vostre coscienze si disintegrino BASTA BASTA BASTA
gomorra a san nicola... ke skifo...!!!
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