martedì 12 ottobre 2010

Discarica di Maruzzella, Arena: a breve partiranno i nuovi lotti

articolo di Pietro Falco
11 ottobre 2010

Per l’assessore all’Ambiente la provincia diventerà autosufficiente con le ultime realizzazioni


CASERTA — Il 5 ottobre abbiamo completato il lotto 6 della discarica di Maruzzella 3, che ha una capienza di 180 mila metri cubi e ci darà respiro per almeno 6 mesi. Oggi, lunedì firmerò con il Consorzio Sa 2 il contratto per i lotti 7 e 8, capaci di accogliere altri 300 mila metri cubi: ci verranno consegnati entro marzo 2011. E così potremo dedicarci con la massima tranquillità alla realizzazione del nostro piano per rendere la provincia di Caserta autosufficiente in materia di rifiuti solidi urbani». Il piano a cui fa riferimento l’assessore provinciale all’Ecologia, Umberto Arena, è quello approvato dalla giunta lo scorso 20 settembre e poi ratificato dal presidente Domenico Zinzi dieci giorni dopo. «L’obiettivo che ci siamo posti - spiega Arena — è quello di una gestione realmente sostenibile e after-care free, cioè che tutti i trattamenti non comportino problemi per le future generazioni. Ma la precondizione è di raggiungere almeno il 50% di raccolta differenziata entro il 31 dicembre 2011: e al momento siamo ad una media del 28-30%. Il riciclo e recupero di materiali, infatti, sono imprescindibili per migliorare considerevolmente l’intero sistema di gestione».
La pianificazione mira innanzitutto a una drastica riduzione dei volumi smaltiti in discarica: vi finiranno solo 80 mila tonnellate, cioè il 17% di quanto avviene oggi. «Per la frazione organica umida — sottolinea l’assessore — è previsto il trattamento in moderni impianti di digestione anaerobica, per ottenerne la trasformazione in biogas per la produzione di calore ed energia elettrica, e inmateriale stabilizzato utilizzabile come compost ammendante. Ne abbiamo individuati tre, in grado di lavorare complessivamente 100 mila tonnellate all’anno. E uno sarà sicuramente allocato a San Tammaro modificando l’impianto di compostaggio in via di realizzazione. Dal punto di vista economico i Comuni ne trarranno enorme beneficio, perché i costi di gestione saranno quasi dimezzati».
La cosiddetta frazione secca residuale, calcolata in 250 mila tonnellate annue, è destinata invece al trattamento termico: «Circa 150 mila — rivela Arena— dovrebbero essere distribuite nei tre impianti regionali. Per la parte rimanente è prevista la realizzazione di un piccolo termovalorizzatore di concezione avanzata».


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