venerdì 11 settembre 2009

Crimini contro l'umanità: storie di vita ordinaria in terra di Camorra


Giovedi 10 Settembre. Oggi passando per Carinaro, un piccolo pese confinante col mio, mi sono imbattuto in questa scena. La colonna di fumo, dapprima nera e poi bianca, poi di nuovo nera (è quello che accade ogni qual volta prendon fuoco degli arbusti ai lati delle strade o nelle campagne, dal momento che le strade e le campagne del nostro territorio rappresentano una sorta di discariche a cielo aperto ove viene sversato di tutto, senza farla tragica), era ben visibile anche da Gricignano. La cosa che più di tutte mi è sembrata strana (nonostante tutto mi rimane ancora la voglia di indignarmi) è stato il fatto che i ragazzini continuassero a giocare a pallone nonostante l'aria fosse impregnata dell'acre puzza provocata dalla plastica che brucia. D'altronde, mi sono detto, avranno pure il diritto di spendere come vogliono questi ultimi pomeriggi prima dell'inizio della scuola. Il campo di pallone in questione, con dei tubi di ferro malconci a fare da porta, si trova proprio a ridosso dell'edificio che ospita il comune del paese. Mi viene da pensare a quale forma di sicurezza possa avere un campo del genere, con i pali delle porte che a stento stanno in piedi, ma scaccio subito dalla testa il pensiero maligno (sono il solito comunista!!) e mi soffermo a pensare ad un altro aspetto della faccenda: quali e quanti danni subisce la psiche di un bambino nel vedere scenari del genere, costretto com'è ad osservare tutti i santi giorni della sua preziosissima vita cose brutte, cose che hanno solo ed unicamente i contorni, quando va bene, di una bellezza svilita, deturpata, stuprata. E allora mi viene da pensare che noi adulti commettiamo continuamente crimini contro l'umanità, contro l'umanità di questi piccoli che, senza averne colpa, non avranno mai la possibilità di scegliere, perchè il loro futuro glielo stiamo distruggendo noi!

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