Inquietante lo scenario che si è registrato nel pomeriggio di ieri, Venerdì 30 Gennaio, nella periferia di Cesa, cittadina dell'agro aversano. Distrutto dalle fiamme, che si sono levate fino alla tarda serata, lo stabilimento della Bemybit , azienda di proprietà dei fratelli Belardo sita in via Libertà. Spettacolo agghiacciante quello a cui si è potuto assistere fin dal primo pomeriggio, dalle 15.30 circa: una coltre di denso fumo nero ha invaso i paesi confinanti a Cesa, saturando l'aria di un acre maleodore, molto simile a quello della plastica che brucia. Il deposito infatti conteneva diverse tipologie di materiali altamente tossici e che inevitabilmente sono andati distrutti dalle fiamme. Disastro ambientale, non vi sono altre parole per descrivere l'mmane rogo, causato, con molta probabilità, da un incendio appicato nella vicina campagna dal solito ecocriminale intento a bruciare rifiuti. Il vento ha fatto il resto, nel gonfiare le fiamme e nel trascinare l'enorme mole di veleni per Km su tutto il circondario. Fioccano già le prime preteste da parte dei cittadini del circondario che accusano le autorità di essere intervenute troppo in ritardo per domare le fiamme.
La grossa nube di fumo vista, già in prima serata, da Gricignano di Aversa
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