Ultimamente mi vado interrogando sul perché alla parola “borbonico” è stata sempre data un’accezione negativa. Si dice “borbonico” di un sistema o di un certo modo di fare (magari di una amministrazione) vecchio, antiquato, o magari autoreferenziale. Sia chiaro che non intendo esprimere un giudizio storico su quello che sia stato il governo del Regno delle due Sicilie da parte dei vari vicerè borbonici che si sono succeduti, lungi da me. Ma i fatti parlano chiaro. Prendiamo ad esempio il regi lagni. Non hanno essi rappresentato una delle più grandi opere di ingegneria idraulica che siano state messe in opera a quei tempi? Si. Correva l’anno 1610 quando furono avviati i lavori, che terminarono circa 6 anni più tardi, subendo tuttavia, nel corso dei secoli, diverse modifiche ed ampliamenti. Ma dov’è il punto? Beh, il punto sta nel fatto che l’intera opera rientrava all’interno di uno dei più grandi, sempre per quell’epoca, progetti di “bonifica” mai fatti su ampia scala. Bonifica, che bella parola!.. (una volta ho sognato di fare la fine del vecchietto di “Così parlò Bellavista” - il film di Luciano De Crescenzo - che si svegliava solo al suono della parola “milione”, ricordate?). Si trattava insomma di canalizzare le acque dell’antico fiume Clanio e quelle che scendevano dai monti dritti nella piana campana e che concorrevano spesso alla formazione di vaste zone paludose. “Opera di bonifica” che funziona tutt’ora, a distanza di quattrocento anni. Nel secolo Ventunesimo invece, con Napoli e la Campania “restituite all’occidente” (queste le parole dello psiconano), non si riesce nemmeno ad organizzarsi per fare una semplicissima operazione di raccolta differenziata. La parola bonifica è meglio che non la pronunciamo proprio, pare che di questi tempi porti iella! Ebbene, stando così le cose ci sarebbe da fare una lunga serie di riflessioni. Le mie ve le risparmio. Tranne una: incominciamo ad usare al posto di “borbonico” il termine “italico”! …così, tanto per ridare almeno il giusto valore alle parole!
2 commenti:
BONIFICA...uanm do priator!!!
Quanto hai ragione...son con Te!!!
Marco
Savoiardo è l' aggettivo più giusto; dopo il 1860 l' amministrazione savoiarda fu estesa all' intera penisola con tutte le conseguenze del suo centralismo, con l' accaparramento di posti ministeriali a Roma da parte dei vaccari padani che potevano vantare benemerenze patriottiche ( i più millantavano di aver servito sotto Garibaldi).. o come carabinieri nella repressione del mezzogiorno.
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