Le foto le ho scattate Domenica 28 Dicembre 08.
Siamo sempre nei pressi della stazione ferroviaria Gricignano-Teverola. Ogni qualvolta mi sono trovato a passare in questo posto ho sempre lanciato un'occhiata a questa stradina piena di rifiuti, alla cui entrata si "ergeva" il cartello che segnalava un "qualche sistema di sorveglianza" e quindi il divieto volto a redarguire i malintenzionati dallo sversare i rifiuti.
Quel cartello di divieto pareva avere un'anima. Era sempre lì, in piedi, sfidando tutte le intemperie, a "resistere" contro tutto e tutti, mi verrebbe da dire. Mi dava anche un senso di tristezza: tutto solo com'era, con nessuno che lo pensasse, che gli desse un'occhiata, anche solo per un secondo. Ora qualcuno l'ha buttato giù. E di certo, come potrete giudicare voi stessi dalle foto, non è stato il vento o la pioggia a ripartirgli l'estrema unzione. Ho motivo di pensare che qualcuno lo abbia buttato giù con delle intenzioni ben precise. Non è mio mestiere fare dietrologia, ma a volte mi diverto a farla.
Di questo segnale di "divieto di scarico-zona sottoposta a sorveglianza" ne avevo parlato in un precedente post, in questo blog, appena qualche settimana fa. La foto che avevo allegata era più eloquente delle parole. Era bella, con la strada intasata di rifiuti dietro ed il cartello/divieto posto innanzi. Stava a dire che quel posto era un simbolo. Tanto è vero che molti amici mi hanno chiesto dove si trovasse "quel luogo". Un simbolo! Uno dei tanti simboli che spiegano le contraddizioni, piccole o grandi che siano, di un territorio disastrato. Più di quanto possa fare un qualsiasi trattato si sociologia. Un simbolo da eliminare.
PS ammazza qui ci vorrebbe Carlo Lucarelli! :-p
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