lunedì 3 maggio 2010

Il verdetto dei parlamentari dell’Ue: “Qui manca un ciclo integrato rifiuti”

di Patrizia Capua
da la Repubblica Napoli
Lunedì, maggio 3, 2010.

La Commissione Petizioni del parlamento europeo ha concluso che in Campania « manca un ciclo integrato dei rifiuti e che non viene rispettata la gerarchia dei rifiuti perché si utilizzano soltanto discariche e termovalorizzatori, senza passare per i processi che riducono l’immondizia, che favoriscono la selezione e il riciclaggio, processi che favorirebbero un utilizzo complessivamente minore delle discariche che sono viste non come una soluzione temporanea, ma definitiva». Ma i tre rappresentanti delle Province di Caserta, Salerno e Napoli chiedono tre nuovi termovalorizzatori oltre quello già attivo ad Acerra. Lo ha detto un componente della commissione, l’europarlamentare Enzo Rivellini del Pdl.
«E’ inaccettabile che ci sia una discarica nel Parco nazionale del Vesuvio protetto dall’Unesco e in una zona dal paesaggio stupendo», ha detto il capodelegazione, l’olandese Judith Merkies, dopo l’incontro a Santa Lucia con il presidente Stefano Caldoro, al termine della visita di tre giorni per fare il punto sul ciclo dei rifiuti. Merkies si è detta contraria, soprattutto, alla possibilità che se ne apra un’altra nella Cava Vitiello. «Ritengo anzi — ha aggiunto — che quella già aperta dovrebbe essere chiusa quanto prima. Anche su questo non ho avuto certezze. Le deroghe sono state prese in una fase emergenziale, non vanno protratte all’infinito. Finita l’emergenza, le norme ambientali devono essere rispettate»
Dopo aver visitato i siti di Chiaiano, Taverna del Re, Ferrandelle, l’impianto di Acerra, Terzigno e Basso dell’Olmo, a Serre, Merkies ha appreso con stupore che i cittadini non possano avervi accesso, «nemmeno il sindaco di Terzigno era mai entrato prima nella discarica». L’europarlamentare ha inoltre rassicurato i cittadini: «Non siamo venuti solo per fare una relazione da mettere nel cassetto. Io sono con voi ed esprimo preoccupazione estrema e intensa. Siamo qui per stimolare un cambiamento in positivo che implica cooperazione da parte delle autorità locali e del governo nazionale». Le conclusioni saranno presentate all’Ue entro giugno. In un documento comune, intanto, la presidente della commissione, Erminia Mazzoni e i tre colleghi italiani, Cozzolino, Rivellini e Iovine, annunciano l’impegno ad arrivare a una gestione ordinaria. Sono d’ accordo nel «riconsiderare» l’ipotesi di una seconda discarica sotto il Vesuvio, così come appare «critica» l’ipotesi di sversare a Valle della Masseria, a Serre. Ai fini di una maggiore trasparenza, sarà promosso un gruppo di monitoraggio con esperti e specialisti indipendenti. All’Europa verrà sollecitato lo sblocco delle risorse, 500 milioni, necessarie per gli investimenti nel ciclo dei rifiuti. «Ogni passo indietro rischia di riportare la regione nel caos offrendo pericolosi margini di infiltrazioni alla criminalità organizzata». «I presidenti delle Province — ha affermato Mazzoni — hanno annunciato entro giugno la presentazione dei loro piani industriali, che significherà andare finalmente a regime». La commissione dovrebbe tornare in Campania l’ anno prossimo.


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